S.Cuore - Chiesa di San Giacomo, Roma |
PREGHIERA AL SACRO CUORE
Dio, Padre buono,
nel Cuore di Tuo Figlio
celebriamo le meraviglie del Tuo amore:
da questa fonte inesauribile
riversa su di noi
l'abbondanza dei Tuoi doni.
Amen
nel Cuore di Tuo Figlio
celebriamo le meraviglie del Tuo amore:
da questa fonte inesauribile
riversa su di noi
l'abbondanza dei Tuoi doni.
Amen
(dalla Liturgia)
Tutte le litanie su cui abbiamo meditato fino ad ora possono essere riassunte e "simboleggiate" da un' espressione, tratta dalla medesima preghiera litanica : "Cuore di Gesù, casa di Dio".
L'immagine
della casa è molto bella, perché ci da' l'idea di una realtà in cui si
vive in un clima di familiarità e di amore ed è in effetti quanto per
noi deriva dal chiamare Dio Padre "Abbà-Papà" secondo le parole che Gesù
ci insegna nel Padre Nostro e dall'essere noi "figli" di Dio per mezzo
del Santo Battesimo.
Nel Vangelo, Cristo stesso ricorre al concetto di "casa" quando definisce il Regno simile ad "un padrone di casa" (Mt 20,1) e quando afferma:
"ogni
scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone
di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". (Mt 13,52)
In
quest'ultima citazione, si rintraccia un concetto ancora più forte di
quello contenuto nella prima: non solo il Regno di Dio è un padrone di
casa, ma anche l'uomo, alla sequela Christi, può diventare "padrone",
comproprietario dei beni immensi della casa del Padre.
Gesù
è contemporaneamente Padrone (perché Figlio del Padre!, perchè Dio Egli
stesso!) e "casa", poiché in Lui non solo l'Umanità è unita alla
Divinità, ma Dio Padre e Dio Spirito vengono ad abitare nel Suo Cuore.
"Entrare"
nel Cuore di Cristo, lasciarsi avvolgere dal Suo Amore, ma anche
sforzarsi di comprenderne i sentimenti, il Suo modo di esprimere la
vicinanza ai fratelli , il Suo zelo per la salvezza degli uomini ed il
Suo legame con il Padre; conoscerLo ed imitarLo attraverso il Vangelo ed
i Sacramenti, implica allora "accedere" alla casa di Dio.
Ecco perché la stessa litania che definisce il Cuore di Gesù come "casa di Dio" Lo contempla anche come "porta del Cielo".
Solo
in Gesù vi è salvezza, solo nel Suo Amore Misericordioso che ha assunto
connotati anche umani; solo per opera dello Spirito Santo si può dire
che "Gesù è Signore" (1 Cor 12,3), l'inviato del Padre per la salvezza del mondo.
Penetrare
nel Cuore di Cristo è quindi immergersi nella volontà del Padre e
lasciarSi plasmare dallo Spirito Santo che Egli ci invia.
E' quasi spontaneo pensare a quell'esortazione di Gesù: "Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano". (Mt 7,13)
Il
Cuore di Gesù è questa porta: stretta non nel senso che il Suo non sia
un Amore Misericordioso (al contrario!), ma perché vivere secondo questo
Cuore significa vivere da veri cristiani, con coerenza evangelica, con
radicalità evangelica...e perché la Misericordia di Dio trova spazio
solo attraverso la libertà della scelta umana, attraverso l'accettazione
della mano divina sempre tesa verso l'uomo.
"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo". (Gv 10,9)
"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo". (Gv 10,9)
Che
il Cuore Sacratissimo di Gesù ci ottenga - per opera dei doni dello
Spirito Santo - la capacità di conoscerLo, amarLo, imitarLo e la
fortezza per entrare nella volontà del Padre anche quando ci appare come
una porta "stretta" che richiede sacrificio e perseveranza.
Il Cuore di Maria, che in tutto è imitazione del Cuore del Figlio, ci sostenga e ci guidi.
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