martedì 27 settembre 2011

NOVENA A SANTA TERESA DI LISIEUX- Sesto giorno: Combattere senza coraggio



O Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Dottore della Chiesa, che nella tua breve esistenza sei stata esempio di angelica purezza, di forte amore e di generoso abbandono a Dio, volgi uno sguardo di compassione a noi che confidiamo in te.
 Fa' tuoi i nostri desideri, e rivolgi per noi una parola alla Vergine Maria di cui fosti figlia prediletta e "che ti sorrise sul mattino della vita". 
Dille che, come Madre di Dio e degli uomini, ci ottenga con la sua potente intercessione la grazia che tanto desideriamo, e che l'accompagni con una benedizione che ci fortifichi in vita, ci assista in morte e ci conduca alla beata eternità. 
Amen.




Teresina ci ha dato molte indicazioni su come raccogliere molteplici occasioni per esercitarci nelle virtù, secondo il metodo dell'infanzia spirituale.
Le occasioni sono "spicciole", alla portata di tutti, ma il lavorio costante che richiedono è impegnativo e la santina ne è sempre stata consapevole.
Non tutti i giorni le nostre disposizioni d'animo sono identiche: a volte possiamo essere stanchi fisicamente, altre volte indisposti proprio nello ...spirito, impigriti, senza coraggio!

Teresina ne era cosciente ed ecco cosa disse alla sua amica Suor Maria della Trinità che si affliggeva "del poco coraggio; la mia cara piccola sorella mi dise:
Voi vi lamentate di ciò che dovrebbe essere motivo della vostra più grande
felicità.
Dove sarebbe il vostro merito, se doveste combattere solo quando ne sentite il coraggio?
Che cosa importa che voi non ne abbiate, purché vi comportiate come se ne aveste?
Se vi sentiste troppo debole per unire un capo di filo e tuttavia lo fate per amore di Gesù, avreste più merito che se compiste un'azione molto più importante, in un momento di fervore.
Invece di rattristarvi, rallegratevi dunque nel vedere che, nel lasciarvi sentire la vostra debolezza, il buon Gesù vi offre l'opportunità di salvargli un maggior numero di anime"!

Insomma: la nostra mancanza di coraggio è un ulteriore coefficente che "alza" il valore del nostro combattimento, lo rende più prezioso agli occhi di Dio, perché se facessimo le cose solo "sentendole" non ne avremmo alcun merito!
Se invece dimostriamo il nostro amore a Gesù quando siamo "deboli" e svogliati, la Sua ricompensa sarà maggiore, perché terrà conto del nostro sforzo ulteriore!


"Quando sono debole è allora che sono forte"! (2Cr 12,10)
 

Nessun commento:

Posta un commento