venerdì 30 settembre 2011

NOVENA A SANTA TERESA DI LISIEUX- Nono giorno: "Cieco e ignora il calcolo"!



O Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Dottore della Chiesa, che nella tua breve esistenza sei stata esempio di angelica purezza, di forte amore e di generoso abbandono a Dio, volgi uno sguardo di compassione a noi che confidiamo in te.
 Fa' tuoi i nostri desideri, e rivolgi per noi una parola alla Vergine Maria di cui fosti figlia prediletta e "che ti sorrise sul mattino della vita". 
Dille che, come Madre di Dio e degli uomini, ci ottenga con la sua potente intercessione la grazia che tanto desideriamo, e che l'accompagni con una benedizione che ci fortifichi in vita, ci assista in morte e ci conduca alla beata eternità. 
Amen.


Nel corso di questa novena, Teresina, tramite la sua cara amica Suor Maria della Trinità, ci  ha aiutato a comprendere meglio la "piccola via".
A questo punto possiamo cominciare a rimboccarci seriamente le maniche per iniziare o proseguire il nostro cammino sulla strada dell'infanzia spirituale.
Non saremo esenti da cadute, ma una cosa ci deve far sempre rialzare: la fiducia nel nostro Gesù, che non guarda alle mancanze, ma alla buona volontà ed all'Amore!

Ecco cosa ci ha lasciato scritto proprio l'amica di Teresina:
"Io le chiedevo se Nostro Signore non fosse scontento di me, vedendo tutte le mie miserie.
Mi rispose:

Rasicuratevi: colui che avete preso per sposo ha certamente tutte le perfezioni desiderabili, ma, oso dirlo, ha nello stesso tempo una grande infermità: è cieco!
E non conosce una scienza: il calcolo!
Questi due grandi difetti, che sarebbero delle lacune molto spiacevoli in uno sposo mortale, rendono il nostro infinitamente amabile.
Se ci vedesse chiaramente e sapesse calcolare, credete che di fronte a tutti i nostri peccati, non ci farebbe ritornare nel nulla?

No, il suo amore per noi lo rende realmente cieco!

Riflettete piuttosto: se il più grande peccatore della terra, pentendosi dei suoi peccati in punto di morte spirasse in un atto d'amore, subito il nostro sposo, senza calcolare da una parte le numerose grazie di cui questo infelice ha abusato, dall'altra tutte le sue colpe, guarderebbe solo alla sua ultima preghiera e lo riceverebbe senza indugiare tra le braccia della sua misercordia.
Ma per renderlo cieco ed impedirgli di fare il più piccolo calcolo, bisognerebbe saperlo prendere dalla parte del cuore; è quello il suo lato debole...."

Impegniamoci in quest'ultimo punto: prendiamo Gesù dal lato del Suo CUORE: amiamolo, amiamolo tanto, confidiamo in Lui, a Lui corriamo quando cadiamo.
Egli allora ci risolleverà da terra, senza guardare alle nostre mancanze!
Chiediamo a Santa Teresina, che ci ha accompagnato con i suoi preziosi consigli nel corso di questa novena, di aiutarci ad amare sempre di più il nostro Gesù!

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