O Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Dottore della Chiesa, che nella tua breve esistenza sei stata esempio di angelica purezza, di forte amore e di generoso abbandono a Dio, volgi uno sguardo di compassione a noi che confidiamo in te.
Fa' tuoi i nostri desideri, e rivolgi per noi una parola alla Vergine Maria di cui fosti figlia prediletta e "che ti sorrise sul mattino della vita".
Dille che, come Madre di Dio e degli uomini, ci ottenga con la sua potente intercessione la grazia che tanto desideriamo, e che l'accompagni con una benedizione che ci fortifichi in vita, ci assista in morte e ci conduca alla beata eternità.
Amen.
Ecco cosa ricorda ancora Suor Maria della Trinità: "Durante la ricreazione, più che altrove, diceva la notra angelica Maestra, troverete l'occasione per praticare la vostra virtù.
Se volete ricavarne un gran profitto non andateci con il pensiero di ricrearvi, ma con quello di ricreare le altre; esercitate lì un vero distacco da voi stessa.
Se volete ricavarne un gran profitto non andateci con il pensiero di ricrearvi, ma con quello di ricreare le altre; esercitate lì un vero distacco da voi stessa.
Per esempio, se raccontate ad una delle vostre sorelle una storia che vi sembra interessante e quella vi interrompe per raccontarvi un'altra cosa, ascoltatela con interesse, quand'anche non vi interessasse affatto, e non cercate di riprendere la vostra conversazione precedente.
Comportandovi così, uscirete dalla ricreazione con una grande pace interiore e rivestite di una forza nuova per praticare la virtù, perché non avrete cercato di soddifarvi, ma di far piacere alle altre.
Se si sapesse quanto si guadagna a rinunciare a se stessi in ogni cosa"!
Noi non disponiamo, probabilmente, dell'occasione specifica che Teresina indica all'amica Suor Maria, ossia le "ricreazioni", tipici momenti di convivialità che, nel Carmelo, assolvono al duplice scopo pratico e "spirituale" di evitare che la vita del silenzio sia troppo rigida, garantendo al contempo la maggiore comunione fraterna fra le consorelle e la comunicazione delle notizie importanti.
Possiamo però sfruttare molte altre occasioni nelle quali mettere in atto il consiglio della Santina: il pranzo consumato asieme ai nostri familiari può trasformarsi in un momento di "concentrazione sull'altro" invece che su noi stessa, imparando così a mettere da parte il nostro"ego" ed esercitando magari le virtù della pazienza, della carità, anche del consiglio.
Può essere occasione adatta anche quella di una visita che riceviamo o facciamo, in cui non riusciamo magari a parlare tanto noi, quanto ad ascoltare gli altri....
Gesù ci dirà: "qualunque cosa avrete fatto ad uno di questi piccoli, l'avrete fatto a me"!
E ci guadagneremo anche nella misura in cui riusciremo a rinunciare all'orgoglio, che ci spingerebbe troppe volte a voler essere al centro dell'attenzione, mentre il consiglio di Teresina è: esercitate la carità con gli altri e mortificate voi stessi!
E ci guadagneremo anche nella misura in cui riusciremo a rinunciare all'orgoglio, che ci spingerebbe troppe volte a voler essere al centro dell'attenzione, mentre il consiglio di Teresina è: esercitate la carità con gli altri e mortificate voi stessi!
Piccoli sacrifici da offrire a Gesù!
Che meravigliosi consigli! Sto seguendo la novena, Gracie Maria!
RispondiEliminaSanta Teresina ci sta guidando per approfondire meglio la sua piccola via, quindi impegniamoci con coraggio, cercando di mettere a frutto i suoi insegnamenti.
RispondiEliminaUn caro abbraccio e scusa il ritardo, ma ero fuori sede :)