Quando un figlio riesce bene in qualcosa, si dimostra buono, attento agli insegnamenti ricevuti, una mamma ha normalmente la buona e amorevole abitudine di stringerlo a sé, fargli una carezza, dimostrandogli “tangibilmente” tutto l'affetto e la contentezza per la fedeltà e l'obbedienza dimostrata.
Anche la Vergine Maria, madre nostra, agisce così nei nostri confronti, e la visita del Papa in Portogallo, appare realmente come un abbraccio pieno d'amore, che la Madonna abbia voluto riservare a Benedetto XVI.
Antonio Socci, commentando le parole del Santo Padre sul terzo segreto di Fatima, ha scritto: “E' assai significativo che questo pellegrinaggio a Fatima di Benedetto XVI avvenga oggi, a ridosso della tempesta scandalistica sulla pedofilia nella Chiesa”.
Ma, mi permetto di aggiungere, è ancora più significativo e commovente il fatto che, per una “casualità” , un viaggio in terra portoghese -terra “mariana”- sia stato programmato quando ancora non era scoppiata la tempesta mediatica che si è abbattuta sul Papa e sulla Chiesa cattolica, quasi come fosse un regalo “acquistato” già tempo fa dalla Mamma Celeste, e conservato per il momento giusto.
Il Portogallo ha saputo “restituire” al Papa quell'espressione di piena gioia fanciullesca che di norma lo contraddistingue; si è offerto in tutta la sua partecipazione devota e festante, ma al contempo composta, silenziosa nei momenti di preghiera, ha fatto realmente sentire il suo abbraccio affettuoso al Pontefice.
E per chiunque ami Benedetto XVI, è motivo di felicità vederlo stupito e contento dinanzi alla marea di folla che ieri ha preso parte alla Santa Messa a Lisbona, così come davanti ai numerosi fedeli assiepati ai piedi della grotta delle apparizioni di Fatima.
O ancora, estasiato, questa mattina, durante gli intervalli musicali dell'incontro con gli esponenti del mondo culturale portoghese.
Verrebbe da pensare proprio che questo viaggio, più che dagli uomini, sia stato direttamente voluto dal Cielo, per dare sostegno al Papa, in un momento in cui è particolarmente necessario dimostrare tangibilmente che gli siamo vicini.
Che la gente comune lo segue, gli vuole bene, è con lui.
A questo pensavo, mentre osservavo lo sguardo incantato di Benedetto XVI innalzarsi verso gli occhi della statua della Vergine di Fatima, dolce e innocente come quello di un innamorato, che davanti alla sua “regina”, non trova parole sufficienti per esprimere la gratitudine e la pienezza dell'affetto che nutre per lei.
E allora riversa tutto nel silenzio, nella contemplazione muta, in cui le parole non servono più. Basta il dono di un “mazzo di fiori” e lo stare vicini, per dirsi tutto semplicemente guardandosi negli occhi.
Forse il Papa avrà detto :“Grazie”, come è sua abitudine fare con tutti, e chissà cosa, non dall'alto dei Cieli, ma nella vicinanza dei cuori, avrà risposto la Vergine, al suo “innamorato”.
San Bernardino da Siena, così definiva la Vergine Maria: la sua innamorata.
E ogni giorno, andava a visitare una sua immagine, dicendo che andava a “far visita alla sua fidanzata”.
Ecco, il Papa e la Madonna: due innamorati che si ricolmano di doni.
“È di profonda consolazione
sapere che tu sei coronata
non soltanto con l’argento
e l’oro delle nostre gioie e speranze,
ma anche con il «proiettile»
delle nostre preoccupazioni e sofferenze.”
Queste, le parole toccanti, che il Papa ha rivolto alla Madre Celeste, sostando in preghiera dinanzi alla sua statua.
Ma oggi, la Vergine di Fatima, ha simbolicamente voluto aggiungere alla sua corona, anche la devozione di un suo figlio innamorato, che risponde a quella “chiamata” di cui ieri ha parlato, nel corso della sua omelia, quella “ad essere, con Maria e come Maria, un segno umile e semplice della Chiesa che continuamente si offre come sposa nelle mani del suo Signore”, un lavoratore della vigna del Signore che tanto si sta facendo carico di sofferenze e preoccupazioni della comunità cattolica, dei suoi figli a volte “sbandati”, persi dietro alle mode del momento, soffocati dal peccato, ma anche loro, figli di quella Madre che ci rammenta che “la principale preoccupazione di ogni cristiano, specialmente della persona consacrata e del ministro dell’Altare, dev’essere la fedeltà, la lealtà alla propria vocazione, come discepolo che vuole seguire il Signore”.
Grazie Portogallo, per aver riacceso il sorriso del Papa!
E grazie a te, che hai così bene raccontato il rapporto d'amore tra il Pontefice e Maria Santissima!! Ho trovato che quella frase di don Mazzolari, che ho riportato sul mio blog come tema di meditazione, racchiude tutto il tuo discorso: sia Maria che la Chiesa sono Madri, e come tutte le madri, soffrono, perdonano e amano!! Quindi l'incontro tra Benedetto XVI e la Madonna di Fatima, è l'incontro tra due Madri!
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