domenica 17 marzo 2019

Triduo a san Giuseppe /2

DIGIUNARE DA SÈ
L'obbedienza alla voce di Dio








La dimensione del sogno assume anche un'altra valenza, nella vita di Giuseppe. Non solo l'ascolto della voce di Dio che parla nel silenzio, ma anche quella dell'obbedienza. È il risvolto pratico del prestare attenzione alla volontà divina, per cui non basta fare silenzio per riuscire a sentire e interiorizzare, ma occorre anche mettersi in movimento, attuare, rendere concreto il disegno di Dio. In questa obbedienza Giuseppe fa tacere il proprio progetto per lasciare spazio a quello, più grande e più bello, di Dio. Giuseppe non solo comprende, di volta in volta, ciò che il Signore gli prospetta come migliore da fare, ma si adopera egli stesso per far sì che quella parola diventi realtà. Sembra semplice, a leggere la storia di Giuseppe: l'angelo gli dice, l'angelo gli appare in sogno, Giuseppe è avvertito in sogno. Sono queste le espressioni che usa il Vangelo per raccontarci, di volta in volta, questo contatto tra l'io di Giuseppe e Dio che gli si fa presente nel silenzio. E Giuseppe "fa": si alza, si ritira, entra... il capitolo 2 del Vangelo di Matteo non usa giri di parole, ma verbi concreti, di movimento, che esprimono l'agire di quest'uomo giusto. Un agire senza fronzoli, senza lambiccamenti del cervello, ma un agire deciso, senza tentennamenti, senza ripensamenti. Sciolto il primo, più grande dubbio, che era quello sulla decisione da prendere circa Maria, la fidanzata incinta, Giuseppe non ha più paure, non gli servono momenti per pensare. Giuseppe si fida e va laddove il Signore gli dice di andare.
Com'è diverso, da noi, Giuseppe! Nonostante la nostra decisione fondamentale, quella per il Signore, a noi il digiuno dalla volontà costa...  Ciascuno di noi crede sempre, o almeno lo crede in principio, di sapere cosa sia meglio per se stesso, cosa valga la pena, cosa sia meritevole della propria attenzione e dei propri sforzi. Noi viviamo continuamente quella battaglia interiore tra l'io e Dio, quel combattimento in cui le speranze umane, i desideri e programmi di vita improvvisamente si fanno irrealizzabili o diventano lontani, magari raggiungibili solo per vie apparentemente tortuose... quella lotta in cui bisogna mettere da parte la propria decisionalità e seguire i segni di Dio, che sono spesso, nella vita quotidiana, semplicemente manifestati dalle circostanze dell'esistenza stessa, dagli incontri, dagli imprevisti, dagli ostacoli che non dipendono da noi. Ma la volontà di Dio la si comprende soprattutto nel discernimento, nell'ascolto della Parola, nella preghiera. 
Giuseppe, uomo come noi, realmente e totalmente umano nelle peripezie della sua vita, fa l'esperienza reale del mettere da parte se stesso per seguire sempre quella voce di Dio che gli parla attraverso gli angeli, nel silenzio della notte che diventa voce di Dio, nel buio che si fa luce. «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» recita il Salmo 119 al versetto 105.  Così è stato per Giuseppe, l'uomo del silenzio e dell'obbedienza. Di quell'obbedienza che non è un semplice chinare la testa, ma un camminare a testa alta, perché Dio illumina la strada e guida verso una vita riuscita.


PREGHIERA A SAN GIUSEPPE DORMIENTE

Dio nel sonno ti ha manifestato i suoi misteriosi progetti 
per la tua futura sposa Maria e la missione di custodire Gesù, 
il Salvatore del mondo.
Ora affidiamo a te la nostra preghiera, 
i nostri desideri, le aspirazioni e le speranze, 
affinché siano presenti nei tuoi sogni 
e si possano realizzare per il nostro bene. 
Un bene che ci renda sempre più amici 
del tuo figlio Gesù, 
sorgente di benessere fisico e spirituale.
Ottienici la forza di compiere con prontezza la volontà del Padre 
nei nostri confronti e, dal tuo esempio,
possiamo imparare a non lasciarci travolgere dalle difficoltà della vita 
e  sentire sempre la tua paterna mano protrettrice nella nostra mano. 

Mantienici, oggi come ieri e domani, nel tuo sonno di uomo giusto. Amen

Nessun commento:

Posta un commento