sabato 16 marzo 2019

Triduo a san Giuseppe /1


LA DIMENSIONE DEL SILENZIO
L'ascolto della voce di Dio




Georges de la Tour, Il sogno di san Giuseppe (1640 c.)

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati»Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. 
(Mt 1,18-25) 




Il primo aspetto che emerge, nella vita di Giuseppe, è quello dell'ascolto. Un ascolto che avviene anche nel silenzio e non, semplicemente, attraverso le parole. Giuseppe "pensa" di ripudiare Maria in segreto, e già questo fa pensare a una dimensione interiore, coltivata da quest'uomo, che non ha bisogno di confrontarsi con altre persone per sapere cosa fare, ma si guarda dentro, ponendo a confronto la Verità e la Carità, la realtà dei fatti e l'amore che prova per Maria.
Ma la vera risposta ai suoi dubbi umani e alle sue paure, Giuseppe non la trova in questo "io", pur se certamente impregnato di Dio. O meglio, la prima soluzione, quella più misericordiosa, la più "giusta" per un uomo giusto che sa già intravedere al di là del legalismo della Legge, ma che comporterebbe per Giuseppe una lacerazione del cuore (lasciare la donna che ama) è ancora lontana da una soluzione superiore, più perfetta, più straordinaria, innovativa, senza precedenti.
E questa risposta nuova Giuseppe stavolta la trova nel sogno, cioè nella notte, quando tutto tace e si può ascoltare, in modo misterioso, la voce di Dio che parla anche attraverso segni che non compaiono nel mondo visibile, che non si trovano nelle parole, ma dove si lascia che sia Dio solo a parlare. 
Certamente c'è un grande simbolismo dietro la dinamica del sogno, nella Bibbia. Perché questi sogni che rivelano il volere di Dio arrivano proprio in quella fase dell'esistenza umana, la notte appunto, che nel linguaggio biblico è associata alla morte, al male. Ma questo è il tempo in cui Dio parla, si rivela, fa comprendere il suo progetto sull'uomo. Dio irrompe nel buio, Dio illumina le tenebre e fa vedere più chiaramente quale sia la strada giusta da percorrere. Non c'è altro significato, per tutto questo, se non uno solo: la vita è più forte della morte, la luce sconfigge il buio, l'amore ha la meglio sul male. Quella novità che si vedrà chiaramente nella notte delle notti, quella che il lega i Sabato Santo alla Domenica di Pasqua, quando Gesù risorgerà dalla morte. È un monito per il credente, spesso tentato di soffocare la voce di Dio ammassando parole nella propria preghiera, ma anche nel proprio io; eliminando quel silenzio salutare in cui è possibile mettere a tacere la confusione del mondo e delle preoccupazioni personali, per lasciare che sia Dio a rivelarsi, a parlare. Forse perché si teme, in fin dei conti, di rimanere soli a soli con Dio, mentre Giuseppe no, lui non ha timore. E questa sua "audacia", questo suo coraggio, così difficile per noi, viene infine ripagato.
Per Giuseppe, in un certo senso, la notte è il tempo della rinascita. Nel silenzio del sonno Dio si rende presente a questo uomo giusto e dal sepolcro del dolore, della rinuncia, del dubbio, lo porta alla luce e alla vita. Gli prospetta un futuro certamente diverso da quello che si aspettava, ma in cui non perderà niente di quello che aveva desiderato, ma anzi, gli assicura che lo avrà in maniera ancora più piena, ancora più speciale. 
Proprio lui, quest'uomo giusto che per amore era disposto a rinunciare a tutto ciò che di più caro aveva al mondo, alla donna della sua vita, nel silenzio di un sogno trova la sua risurrezione. 



PREGHIERA A SAN GIUSEPPE DORMIENTE


Dio nel sonno ti ha manifestato i suoi misteriosi progetti 
per la tua futura sposa Maria e la missione di custodire Gesù, 
il Salvatore del mondo.
Ora affidiamo a te la nostra preghiera, 
i nostri desideri, le aspirazioni e le speranze, 
affinché siano presenti nei tuoi sogni 
e si possano realizzare per il nostro bene. 
Un bene che ci renda sempre più amici 
del tuo figlio Gesù, 
sorgente di benessere fisico e spirituale.
Ottienici la forza di compiere con prontezza la volontà del Padre 
nei nostri confronti e, dal tuo esempio,
possiamo imparare a non lasciarci travolgere dalle difficoltà della vita 
e  sentire sempre la tua paterna mano protrettrice nella nostra mano. 

Mantienici, oggi come ieri e domani, nel tuo sonno di uomo giusto. Amen

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