domenica 20 gennaio 2013

LA FEDE COME CARISMA....riflessioni a margine della Parola della II Domenica T.O.


La seconda lettura della Liturgia della Parola, quest'oggi ci offre un bellissimo brano tratto dalla prima lettera di San Paolo ai Corinti (1 Cor 12,4-11), in cui la Fede viene qualificata con un termine un po' inusuale per quei tempi, ossia, non tanto "dono", quanto "carisma".


Leggiamo infatti 

"Vi sono diversi carismi,
 a ciascuno 
è data una manifestazione particolare dello Spirito 
per il bene comune;
...
a uno la fede"


Noi siamo normalmente abituati a sentire che la fede è un dono, e così ci insegna anche il Magistero della Chiesa, ma il termine paolino di "carisma" è molto incisivo e letto nel contesto della Parola domenicale (in particolar modo del brano evangelico sulle Nozze di Cana), ci offre uno spunto interessante per riflettere sulla fede come elemento che opera in noi per concessione gratuita dello Spirito Santo, ma che va messo al servizio degli altri, secondo la terminologia paolina del "bene comune".

Se pensiamo alla parola "carisma" (che deriva dal greco e vuole comunque dire "dono"), siamo normalmente propensi ad associarla all'idea di una persona che definiamo "carismatica", capace cioè di esercitare un certo fascino sugli altri, di attirarne l'attenzione e catturarne l'interesse.
Dire che qualcuno ha carisma equivale a considerare, in un certo modo, quel qualcuno come un "leader", come colui che dirige, indirizza, può essere posto a capo di un'organizzazione, di un gruppo di persone.

Il carismatico è una persona che ...trascina, che invoglia ad essere come lui, che genera il desiderio di "simulazione".

La simulazione non è un concetto negativo, siamo noi "moderni" che l'abbiamo reso anche tale.
Etimologicamente, simulare deriva da simul, fratello germano di  similis.
Simul significa "insieme" e similis "similare".
Ecco che, allora, simulare indica l'azione, il desiderio del "farsi simile", ma anche "creare un insieme con l'altro" o, potremmo ancora dire, "farsi simile all'altro insieme all'altro". 
"Mettere insieme quello che può accomunare, rendere simili".

Tornando al testo paolino, tutto questo ragionamento ci porta allora a comprendere che chi ha fede (e magari una grande fede!) ha ricevuto un CARISMA dallo Spirito Santo, è stato reso una PERSONA CARISMATICA, capace di "aggregare" altri uomini, di trascinarli con il proprio esempio, di generare in loro il desiderio di simulazione, cioè di diventare persone di fede, di grande fede!

Non è questo, allora, realmente un dono per il bene comune?

Credo che ciascuno di noi, guardando alla propria esperienza, possa trovare nel bagaglio della memoria o anche nel proprio presente, qualcuno che ci ha stimolati proprio con la sua fede.
Qualcuno che realmente abbiamo considerato o consideriamo come "uomo/donna di fede", che ci ha fatto desiderare di essere come lui/lei, che ci ha invogliato a pregare con insistenza con le belle parole degli apostoli: "Aumenta la nostra fede"! (Lc 17,6)

La Fede, dunque, è un carisma che trascina, che genera una meravigliosa spirale di imitazione, una sorta di "gara" in positivo.

E' quello che ci racconta anche l'Evangelista Giovanni, nella scena delle Nozze di Cana (Gv 2,1-12):

Maria ha talmente tanta fede nel Figlio Gesù, da dire semplicemente ai servi:
 "Qualunque cosa vi dica, fatela".

QUALUNQUE COSA: Gesù non ha dato risposta che parrebbe lasciare ben sperare in un Suo intervento, eppure Maria SA che opererà!
Maria non sa cosa farà il Figlio...ma è certa che agirà!
Maria non sa quali modalità sceglierà il Signore....eppure è sicura che sarà quella migliore!

La Fede di Maria è quella Fede che smuove le montagne (cfr Lc 17,6), "anticipa" l'ora del Figlio e invita alla simulazione i servi, i quali, ignari di chi fosse Maria, di chi fosse Gesù Stesso, operano in  perfetto spirito di fede, rendendosi disponibili nel collaborare al miracolo.

"Farsi simili all'altro, insieme all'altro che si è fatto simile all'Altro".
I Servi siamo noi, chiamati a renderci simili al modello per eccellenza della persona di Fede, cioè Maria Santissima (cfr Costituzione Dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, n. 60-65), che si è resa in tutto conforme a Cristo!

Maria è una persona carismatica, perché ha appreso tutto da Colui che più di tutti è stato un carismatico, un trascinatore: IL VERBO INCARNATO!

L'edificazione vicendevole diventa quasi una sorta di "arte" e qui vorrei concludere queste riflessioni inserendo un pensiero tratto da un'omelia del caro amico don Mario, che ha usato un paragone piuttosto "forte", quello del "rubare" i doni degli altri, non per privarne chi li possiede, ma per completare in noi la nostra parte mancante:

"Dobbiamo imparare l'arte di rubare, di arricchirci del dono dell'altro.
Tutti hanno un dono, tutti sono un dono per me!
Possiamo arricchirci delle ricchezze dell'altro per completarci a vicenda dei doni che ci mancano.
Se sapremo dire a qualcuno che è il nostro dono, allora avremo applicato la parabola in concreto"
 (nb l'omelia faceva riferimento alla parabola dei talenti, ma ben si sposa con la Parola di oggi)

Maria Santissima, che condivide con noi la sua fede nel Figlio Gesù, ci renda capaci, sul suo esempio, di lasciarci trascinare dai grandi modelli che ci circondano anche oggi e di divenire, a nostra volta, persone carismatiche, che sappiano condurre altri fratelli e sorelle alla Fede nel Dio Vivente.

BUONA DOMENICA A TUTTI!

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