giovedì 3 gennaio 2013

FEDE E LUCE: profeti, testimoni, credenti credibili...-prima parte-




Il prologo di Giovanni, che la Sacra Liturgia ci ha proposto in conclusione d'anno, nella Santa Messa del 31 dicembre (Messa del mattino, non quella del Te Deum), presenta spunti interessanti di riflessione per l'Anno della Fede che stiamo vivendo.

La Parola di Dio ci ha ricordato infatti che:

  • Cristo è la LUCE VERA che viene ad illuminare il mondo (Gv 1,4)
  • Giovanni Battista venne come precursore della luce, pur non essendo lui la luce vera (Gv 1,5)

Possiamo collegare entrambi i passaggi a Mt 5,14: "Voi siete la luce del mondo", parole che Gesù stesso pronuncia, e da questo insieme di elementi tracciare qualche linea per una meditazione sulla fede, sul Battesimo, sulla diversità di carismi fra credenti.

La prima cosa da dire è che il Battesimo, già ricevuto per così dire, da Giovanni Battista nel grembo di Elisabetta, non era ancora "completo" senza la morte e Risurrezione di Cristo.
Il Battista, come tutti i precursori di Gesù, verrà liberato dal limbo al risorgere di Cristo e solo allora potrà raggiungere il Paradiso, preparato per i santi.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda infatti come proprio il Sacramento del Battesimo ci renda figli di Dio, liberandoci dal peccato originale, in quanto ci "seppellisce" nella morte di Cristo, dalla quale risorgiamo a vita nuova (cfr CCC 1213-1214).
Ed è un Sacramento che riceviamo NELLA fede della Chiesa (lo stesso rito lo esplicita, in vari punti, come "Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa" e ancora "Volete che N. riceva il Battesimo nella fede della Chiesa che tutti abbiamo professato"? E' la fede che si manifesta nel Credo, recitato in forma di domande e risposte nel rito stesso).
Ecco dunque un primo elemento per collegare Battesimo, Morte e Risurrezione di Cristo, fede.

Alla luce di queste prime riflessioni si comprende perché, pur essendo il Battista "il più grande fra i nati di donna" (cfr Mt 11,11), di lui non si dice che fosse luce, mentre di noi, Gesù stesso, dà questa definizione.

Parrebbe una cosa "azzardata": noi siamo luce come lo è Cristo?
Indubbiamente no, perché Cristo è la LUCE VERA, la "fonte principale"... semplificando con un'immagine, potremmo dire che mentre Gesù è la "corrente elettrica", noi siamo come delle lampadine che da Lui vengono alimentate, o, ancora, che siamo come un satellite che brilla di luce riflessa....
Quindi se cristiano significa "alter Christus", allora ecco che assumere il nome di cristiani implica, con il Battesimo ed in virtù della morte e Risurrezione di Gesù, farci riflesso visibile, espressione su questa terra, della Luce che Egli è, del Suo sconfiggere le tenebre, del Suo vincere il male e la morte.

Siamo chiamati a fare di noi stessi un "prolungamento", una concretezza quotidiana nel portare il bene nel mondo, cercando di eliminare, vincere, il male che impera ancora oggi, dopo 2000 anni dalla venuta di Cristo.

E' sempre il Catechismo della Chiesa Cattolica che infatti ci rammenta un elemento importantissimo: Il Battesimo è chiamato anche "lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo" e, ancora "illuminazione, perché coloro che ricevono questo insegnamento vengono illuminati nella mente. 
Poiché nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, la luce vera che illumina ogni uomo, il battezzato, dopo essere stato illuminato è divenuto figlio della luce e luce egli stesso". (Cfr CCC 1215-1216)



-FINE DELLA PRIMA PARTE-

1 commento:

  1. Dio benedica tutte quelle persone anonime che ci fanno del bene. Sono angeli nascosti, che ci aiutano dietro le quinte. Grazie Dio perche non ci hai lasciato da soli in questo mondo.
    Jesus Valencia

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