martedì 20 luglio 2010

FESTA DI SANT'ELIA PROFETA


"Il profeta Elia appare nella Sacra Scrittura come l'uomo che cammina sempre alla presenza di Dio e combatte, infiammato di zelo, per il culto dell'unico vero Dio.
 Ne rivendica i diritti nella sfida con i profeti sul monte Carmelo, gode sull'Oreb dell'intima esperienza del Dio vivente". 
(Proprio della liturgia delle ore dell'ordine dei Carmelitani Scalzi)




Oggi si festeggia Sant'Elia profeta, le cui vicende sono narrate nel primo libro dei Re.
Il nome Elia significa: "il mio Signore è Jahvé" e realmente, il profeta, fece del Signore la sua vita, il suo programma, il centro del suo annuncio.


Scriveva Papa San Gregorio Magno: "Noi stiamo dove teniamo fissi gli occhi della mente. Perciò Elia dice: Vive il Signore, alla cui presenza io sto.
Egli stava dove teneva fisso il cuore.
La mente umana, quando vede le cose superiori e divine, per quanto nell'oscurità, già abbandona il corpo per mezzo del pensiero elevato e adora umilmente Dio; sebbene non ne possa vedere l'essenza, tuttavia ne ammira la potenza per un'illuminazione dello spirito.

Perciò è detto che Elia, mentre ascolta la voce del Signore che parla, stava davanti alla spelonca e aveva la faccia coperta; perché, mentre per mezzo della grazia della contemplazione comprende una comunicazione del cielo, ormai non sta più nella spelonca, perché l'anima non si cura più delle cose terrene; ma stava davanti alla porta, perché pensa di fuggire dalle preoccupazioni di questa vita.

Ma chi sta davanti alla spelonca e percepisce col cuore le parole di Dio, deve coprirsi la faccia, perché, mentre siamo condotti alla comprensione di verità sublimi per mezzo di una grazia superiore, quanto più siamo elevati in alto, tanto più dobbiamo tenerci bassi nella nostra stima, per non presumere di sapere più del necessario, ma di sapere con sobrietà; per non tralignare mentre trattiamo a fondo delle cose invisibili e per non cercare qualcosa di terreno in quella sostanza incorporea.

Infatti, tendere l'orecchio e coprirsi la faccia significa ascoltare con lo spirito la voce di Dio e parimenti distogliere gli occhi del cuore da ogni immagine materiale; perché l'animo non pensi che abbia una certa materialità colui che si trova tutto in ogni luogo senza essere circoscritto".


Rivolgiamoci allora a Sant'Elia profeta, perché ci renda capaci di stare alla presenza di Dio, senza superbia:

Dio onnipotente ed eterno, che hai concesso a Sant'Elia profeta di vivere alla tua presenza e di consumarsi per lo zelo della tua gloria, dona ai tuoi servi di cercare sempre il tuo volto, per essere nel mondo testimoni del tuo amore.

Amen


1 commento:

  1. Che Sant'Elia mantenga sempre in noi la volontà di stare alla presenza di Dio, pieni di zelo per Lui!!! Grazie per aver ricordato il nostro grande Profeta!!

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