martedì 8 dicembre 2020

Pensieri per lo spirito

          MARIA IMMACOLATA: TRASPARENZA DI DIO



Nelle immagini dell'Annunciazione spesso i pittori inseriscono una finestra attraversata dalla luce: finestra e luce sono elementi chiave, simbolici: un rimando all'Incarnazione che ha luogo nel purissimo grembo di Maria, grembo attraversato dalla potenza di Dio. 
Rincorrevo più o meno questi pensieri quando, qualche mese fa, mi trovavo nella Basilica dell'Immacolata di Catanzaro. Nello scattare alcune foto l'apparire iniziale di quel riflesso mi era sembrato un elemento "indesiderato", di disturbo. Ma nel ricomporsi dell'intera immagine, man mano che mi muovevo alla ricerca di una migliore visuale, esso si è trasformato in un'occasione da sfruttare, in un segnale da recepire, in un elemento che mi diceva dell'altro.
Tante volte siamo portati a vedere l'irrompere di Dio nella nostra vita come un ostacolo ai nostri progetti, ai nostri modi umani di pensare e agire.
Scriveva Benedetto XVI: «Maria Immacolata ci parla della gioia, quella gioia autentica che si diffonde nel cuore liberato dal peccato. Il peccato porta con sé una tristezza negativa, che induce a chiudersi in se stessi. La Grazia porta la vera gioia, che non dipende dal possesso delle cose ma è radicata nell’intimo, nel profondo della persona, e che nulla e nessuno possono togliere. Il Cristianesimo è essenzialmente un “evangelo”, una “lieta notizia”, mentre alcuni pensano che sia un ostacolo alla gioia, perché vedono in esso un insieme di divieti e di regole. In realtà, il Cristianesimo è l’annuncio della vittoria della Grazia sul peccato, della vita sulla morte. E se comporta delle rinunce e una disciplina della mente, del cuore e del comportamento è proprio perché nell’uomo c’è la radice velenosa dell’egoismo, che fa male a se stessi e agli altri» [1].
Maria Immacolata è sempre stata – e sempre sarà – quella finestra di vetro cristallino che non oppone mai resistenze a Dio, ma lo lascia entrare nella propria vita, per farsi illuminare, ma anche per illuminare "di Lui" e per lasciar vedere Lui a chiunque le si avvicini. Questo mi diceva la vetrata della chiesa riflessa sul vetro della nicchia. La Madonna sembrava quasi, circondata dal mosaico che riveste le pareti della nicchia stessa, ritta in preghiera in un angolo della sua casa, in un dialogo con Dio fatto di ascolto e confidenza... così come la si potrebbe immaginare al momento dell'Annunciazione, così come alcuni pittori la colgono, sorpresa ma calma all'arrivo dell'Angelo, animata da un colloquio con il divino improntato alla totale serenità, perché imbastito con il filo della fiducia assoluta.
L'Annunciazione, nell'Immacolata, avviene, in un certo senso, ogni giorno: sempre Maria rinnova il proprio sì a Dio; sempre Maria accoglie in se stessa la Parola del Signore; sempre Maria ripete all'Altissimo: "Eccomi. Si compia in me la tua parola. Sono la serva del Signore".
Il messaggio che consegna a ogni credente è, allora, quello di impegnarsi quotidianamente a essere come lei: trasparenza di Dio, finestre di vetro cristallino che si lasciano attraversare, avvolgere dalla benefica luce del Dio-Amore; finestre attraverso cui mostrare agli altri prospettive di panorami "divini", di quel mondo che non è di questo mondo, ma che già qui impariamo a costruire, giorno dopo giorno, con lo stesso amore che ci ha messo lei, la Tutta Santa, la Tutta Pura, la Tutta Bella.

Buona festa dell'Immacolata!


[1] Benedetto XVI, Discorso, 8 dicembre 2012.

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