BRICIOLE DI PANE...
GRANELLI DI FEDE
Riflessioni sul Vangelo della XX Domenica del T.O.
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
(Mt 15,21-28) |
Briciole di pane... granelli di fede.
Il discorso della Cananea sembra rispondere alla richiesta di Gesù: che gli uomini abbiano una fede grande quanto un granello di senape per compiere grandi cose (cfr Lc 17,5). E non perché la fede debba essere "poca", ma perché essa sia "senza presunzione". Perché sia la fede umile di chi non cerca un Dio che fa tutto ciò che vuole l'uomo, ma che riconosce chi è Dio, affidandosi a Lui e fidandosi totalmente di Lui... qualunque cosa Egli faccia.
«Pietà di me» e poi «Aiutami», dice la donna a Gesù. Prima «pietà» e poi «aiuto», perché è un atto dovuto (a ben pensarci) il riconoscersi bisognosi della misericordia, della compassione di Dio. E perché, in fondo, è questo quello che Dio è: il compassionevole, Colui che "patisce con" l'uomo, Colui che salva facendosi carico con l'uomo dei dolori dell'uomo.
Ecco il miracolo più grande della fede: vedere Dio, scoprire in Lui la compassione fattasi carne in Gesù. Capire questo è comprendere che allora tutto l'aiuto che viene da Dio non è ne poco né molto: è tutto ciò che serve... o, più semplicemente, è tutto. Una briciola può essere poca in se stessa, non è tutta un pane... ma è pur sempre pane, e come un pane intero ne è fatta della stessa sostanza, ne ha le stesse proprietà, la stessa consistenza, lo stesso sapore.
La parte per il tutto, il piccolo per il grande... come se Gesù ci dicesse di non guardare alla quantità, ma alla qualità, perché lì sta l'essenza. La Cananea lo ha compreso: non è una donna che "si accontenta", ma una donna che sa chi ha di fronte, che si fida totalmente di Dio. Una briciola della sua misericordia è tutto per l'uomo, e tutto può può operare, trasformare, migliorare.
Questo è accostarsi a Dio senza presunzione sapendo che Egli, quando dà, in realtà dà tutto se stesso, proprio come in ogni briciola di pane eucaristico Egli è interamente presente, dono per ognuno di noi, grande nel piccolo, divino nell'umano, eterno nel finito.
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