Quest'oggi ricorre la memoria (facoltativa) di S.Margherita Maria Alacoque, la monaca visitandina che Gesù favorì con varie grazie mistiche, ma soprattutto con la rivelazione dei misteri e delle promesse del Suo Sacratissimo Cuore.
L'ufficio delle letture ci presenta una pagina stupenda, tratta dalle lettere della santa.
E' un piccolo capolavoro di ascetica, un compendio di teologia sul Sacro Cuore, un invito alla perfezione cristiana attraverso l'abbandono totale, fiducioso, amoroso in quel "Cuore che tanto ha amato gli uomini".
Buona festa e buon onomastico a chi porta il nome di Margherita Maria e a quanti sono innamorati e apostoli del S.Cuore di Gesù!
Dobbiamo conoscere
l'amore di Cristo
che sorpassa ogni conoscenza
che sorpassa ogni conoscenza
Dalle «Lettere» di santa Margherita Maria Alacoque vergine
Mi sembra che il grande desiderio di Nostro Signore che il suo Sacro Cuore venga onorato in modo particolare abbia lo scopo di rinnovare nelle anime gli effetti della sua redenzione. Infatti il suo Sacro Cuore è una fonte inesauribile che cerca solo di riempire i cuori umili, vuoti, distaccati da ogni cosa e sempre pronti a sacrificarsi per rendergli piacere.
Questo Cuore divino è una fonte inesausta, dalla quale scendono
ininterrottamente tre canali: il primo è quello della misericordia verso
i peccatori e porta loro lo spirito di contrizione e di penitenza.
Il
secondo è quello della carità e scorre per portare aiuto a tutti i
miserabili che si trovano in qualche necessità, e particolarmente a
coloro che tendono alla perfezione: essi vi troveranno la forza per
superare gli ostacoli. Il terzo è quello
dell'amore e della luce per gli amici perfetti, che egli
desidera unire a se stesso, per comunicare loro la sua scienza e i suoi
desideri, perché, per una via o per
l'altra, si consacrino totalmente alla sua gloria.
Questo Cuore divino è un abisso di bene, in cui i poveri devono riversare le loro necessità. E' un abisso di gioia, dove bisogna gettare tutte le nostre tristezze.
Questo Cuore divino è un abisso di bene, in cui i poveri devono riversare le loro necessità. E' un abisso di gioia, dove bisogna gettare tutte le nostre tristezze.
E' un abisso di umiliazione per il nostro orgoglio, un abisso
di misericordia per gli infelici, e un abisso
d'amore, in cui bisogna seppellire tutte le nostre miserie.
Non avrete quindi che da unirvi in tutte le vostre azioni al
Sacro Cuore di Nostro Signore,
all'inizio per disporvi, al termine per ripagare.
Per esempio,
vi sentite incapaci di pregare?
Accontentatevi di offrire la preghiera
che il divin Salvatore fa per noi nel sacramento
dell'altare.
Offrite i suoi slanci per riparare tutte le vostre
imperfezioni. Ripetete dunque ogni vostra azione: Mio Dio, io faccio o
soffro questa cosa nel Sacro Cuore del vostro divin Figlio, e secondo le
sue sante intenzioni che vi offro per riparare tutto ciò che di impuro e
di imperfetto
c'è nel mio operare.
E così nelle diverse situazioni della vita.
Quando vi toccherà qualche pena, afflizione o mortificazione, dite a
voi stessi: Accetta ciò che il Sacro Cuore di Gesù ti manda per unirti a
lui.
Soprattutto cercate di conservare la pace del cuore, che supera qualsiasi tesoro.
Il mezzo per arrivare a questo consiste nel non avere
più volontà propria, ma quella di questo divin Cuore al posto della
nostra, lasciando che voglia per noi tutto ciò che può aumentare la sua
gloria, contenti di sottometterci e di abbandonarci a lui in ogni cosa.
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