domenica 1 aprile 2012

TRIDUO A SAN FRANCESCO DI PAOLA- Terzo giorno

TRIDUO A SAN FRANCESCO DI PAOLA
Terzo giorno : il silenzio come elemento fondamentale della preghiera e della penitenza
Genova, Convento dei frati minimi



O Dio, con la vita povera di Cristo,

ci hai voluto 

arricchire dei beni celesti: 

concedici che, sull'esempio del nostro 

protettore san Francesco, 

possiamo vivere col cuore distaccato 

dai beni di quaggiù e 

rivolto sempre ai beni del tuo Regno.

AMEN





"Vuole la regola che i religiosi Minimi attendano incessantemente alla pratica dell'orazione, perché essa sola si eleva là, dove non può giungere la carne.
Essi vi si tratterranno tutte le mattine e più volte durante il giorno; e per rendere più agevole questo salutare esercizio osserveranno il silenzio evangelico.
Il silenzio è prescritto in ogni tempo, nella chiesa e nel dormitorio; durante la prima e la seconda tavola, nel refettorio; e ovunque da Compieta fino a Prima.
Negli altri luoghi è lecito parlare, purché si faccia senza clamore e a voce bassa".

Il silenzio che san Francesco ha lasciato come "consegna" ai suoi religiosi ha lo scopo di favorire un clima di raccoglimento interiore, che stimoli maggiormente la preghiera.
San Paolo dice che nel molto parlare non manca la colpa: quanti parole inutili, superflue o, peggio ancora, quante mormorazioni, quante calunnie, quante frasi maliziose....
Il silenzio non è solo quello delle parole, per noi oggi è anche quello dalle troppe immagini che rischiano di "sporcare" la nostra fantasia, i nostri pensieri...e poi, appunto, le nostre parole.
Il silenzio è anche quello da certe letture non propriamente edificanti, da certe compagnie non sincere e non buone....
Non siamo chiamati alla particolare "rigidità" della disciplina dei francescani minimi, ma possiamo trarne uno spunto per custodire meglio il silenzio esteriore e quindi quello interiore.
Solo facendo silenzio è possibile ascoltare Dio....che parla, appunto, nei segnali più deboli, come nel vento leggero che ascoltò il profeta Elia.

Che San Francesco ci aiuti a imparare l'arte del silenzio come coadiuvante e collante della mortificazione e della preghiera e come "megafono" della voce di Dio!


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