venerdì 28 gennaio 2011

TRIDUO A SAN GIOVANNI BOSCO- Primo giorno: la confessione frequente




O San Giovanni Bosco, padre e maestro della gioventù,

che tanto lavorasti per la salvezza delle anime,
sii nostra guida nel cercare il bene delle anime nostre e la salvezza dei prossimo;
aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano;
insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa;
e implora da Dio per noi una buona morte,
affinché possiamo raggiungerti in Paradiso. 
Amen.

-Domenico Savio e la scritta "Dammi le anime, prenditi  tutto il resto- motto di Don Bosco-
Torino Valdocco, Camerette di Don Bosco


Dal libro "Don Bosco confessa i suoi ragazzi" di Gianni Asti sdb ecco alcuni pensieri su e di Don Bosco...non solo per ragazzi, ma anche per noi tutti, che a volte, al pari degli adolescenti, ci lasciamo "appassionare", in un primo momento, da tante cose (anche dalla vita spirituale)...per poi battere la fiacca, abbandonandoci alla tiepidezza.
Il consiglio che oggi ci dà allora Don Bosco, anche se originariamente rivolto ai suoi ragazzi, è: confessarsi spesso!

"Don Bosco insiste sulla frequenza al sacramento della confessione perché sa che gli adolescenti spesso sono incostanti.
Si entusiasmano anche delle esperienze spirituali, ma poi si scoraggiano facilmente o sono deboli nella volontà.
Perciò hanno bisogno di chi ricordi loro gli impegni presi e li aiuti a non arrendersi davanti ai fallimenti.
Don Bosco ricorda la fedeltà di Domenico Savio ai suoi insegnamenti".

Ecco come, Don Bosco stesso, ricorda proprio il piccolo santo:

"Il Savio diceva: Se ho qualche pena in cuore vado dal confessore, che mi consiglia secondo la volontà di Dio; giacché Gesù Cristo ha detto che la voce del confessore per noi è come la voce di Dio...
Con questi pensieri Domenico viveva i suoi giorni veramente felici. Di qui nasceva quella ilarità quella gioia celeste che traspariva in tutte le sue azioni.
Ma non manchiamo d'imitare il Savio nella frequenza  del sacramento della confessione, che fu il suo sostegno nella pratica costante della virtù, e fu la guida sicura che lo condusse ad un termine di vita così glorioso.
Accostiamoci con frequenza e con le dovute disposizioni  questo bagno di salute nel corso della vita; ma tutte le volte che ci accosteremo non manchiamo di volgere un pensiero alle confessioni passate, per assicurarci che siano state ben fatte e, se ne scorgiamo il bisogno, rimediamo ai difetti che per caso fossero occorsi.
A me sembra che questo sia il mezzo più sicuro per vivere giorni felici in mezzo alle afflizioni della vita, alla fine dei quali vedremo anche noi con calma avvicinarsi il momento della morte.
E allora con l'ilarità sul volto, colla pace nel cuore andremo incontro a nostro Signore Gesù Cristo, che benigno ci accoglierà, per giudicarci secondo la sua grande misericordia e condurci, come spero per me e per te, o lettore, dalle tribolazioni della vita alla beata eternità, per lodarlo e benedirlo per tutti i secoli. Così sia.
Confidate anche nelle preghiere del confessore, il quale nella santa Messa prega ogni giorno per i suoi penitenti, affinché Dio conceda loro di fare delle buone confessioni e possano perseverare nel bene; pregate anche voi per lui".

Don Gianni Asti, nel suo volume, lancia un ammonimento ai giovani, ma anche ai loro "educatori" ed a tutti noi. 
Facciamone tesoro, per non ricorrere a scuse, quando arriva il momento di ricorrere al Sacramento della riconciliazione!

"Ci meravigliamo come ai nostri giorni si dimentichino facilmente queste debolezze dei nostri giovani, proponendo loro solo due o tre appuntamenti annuali per il sacramento della riconciliazione, e si insista così poco sulla scelta di un confessore stabile e di una guida spirituale.
E' vero che sono venuti meno tanti sacerdoti disponibili per questo ministero ed anche il tempo da dedicare a questo prezioso servizio, eppure è questo il segreto per accompagnare il cammino vocazionale dei giovani, nella formazione alla vita familiare o a quella di speciale consacrazione".

2 commenti:

  1. Abbiamo bisogno di giovani vocati al sacerdozio, e credo che un buon discernimento da parte del confessore, possa aiutare in questa direzione. Ma...quanti giovani si avvicinano al confessionale? Come sono cambiati i tempi rispetto a quelli di San Giovanni Bosco e di Domenico Savio! Preghiamo per una rinnovata fede nel mondo e un riavvicinamento ai sacramenti da parte di tutti i cristiani!
    Ti abbraccio

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  2. Hai ragione: bisogna che noi per primi, da adulti, diamo loro l'esempio!

    Un caro abbraccio :)

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