mercoledì 7 ottobre 2009

Il santo rosario / 1


BREVE STORIA DI UNA DELLE PREGHIERE
PIÙ AMATE

Ottobre è un mese davvero di festa: si parte con la memoria della piccola Teresa di Lisieux, si passa per San Bruno di Colonia (6 ottobre), si arriva al 15, giorno in cui si ricorda Santa Teresa d'Avila...
Ma è anche il mese missionario e soprattutto è il Mese del Rosario e proprio quest'oggi si festeggia la Beata Vergine Maria del Rosario.
La preghiera del Rosario è particolarmente cara alla Madonna, che nelle apparizioni di Lourdes si presentò alla piccola Bernardette tenendo una corona in mano, e non mancò di esortare i tre pastorelli di Fatima alla recita quotidiana del Santo Rosario, per supplicare la pace dell'umanità e la salvezza eterna degli uomini....fino ad arrivare alle recenti apparizioni di Medjugorie, in cui la Mamma celeste non manca di rammentare la necessità di aggrapparci a questa meravigliosa ancora di salvezza!
Molti Santi hanno raccomandato agli uomini di ogni tempo la recita di questa preghiera così bella e così completa, basti ricordare Padre Pio da Pietrelcina che ci ha lasciato, come testamento spirituale, le seguenti, intense parole, rivelatrici di un affetto e di una confidenza "filiale" sconfinati :"Amate e fate amare la Madonna. Recitate e fate recitare il Santo Rosario!"
 Ma quando e come si sviluppò questa meravigliosa preghiera mariana?
L'origine del Rosario è molto antica, la tradizione più "famosa" ne colloca la nascita al tempo di San Domenico, fondatore dei Padri Domenicani, ma in verità, si tratta di una preghiera che risale all'anno mille!
 Il Rosario - da Rosarium, giardino di rose, termine usato per indicare i "fiori" che venivano offerti alla Vergine- prende vita da un'antica pratica di pietà in uso nei monasteri, consistente nella recita di 150 salmi, preghiere che però furono sostituiti, per i monaci conversi che non sapevano nè leggere nè scrivere, con 150 Pater.
Ben presto anche il Pater cedette il posto, in ambito certosino, ad un'altra preghiera: la prima parte dell'Ave Maria, detta anche "saluto angelico", composto dai primi cristiani, sulla base delle parole che l'angelo Gabriele e la beata Elisabetta pronunciano nel Vangelo di San Luca.
Nacque allora il cosiddetto "Salterio di Maria".
Col tempo anche il numero delle "rose" da offrire alla Vergine fu ridotto e portato a 50 per evitare che la preghiera divenisse una semplie ripetizione meccanica.
L'introduzione di quello che, nel Rosario attuale, rappresenta il Mistero da contemplare, avvenne invece nei primi decenni del 1400, quando un novizio della Certosa di Treve (Domenico Helan, il Prussiano), affianco' alla fine di ogni saluto angelico, una piccola formula che richiamasse un accadimento della vita della Vergine o di Gesù, nei quattro momenti della sua esistenza terrena e ultraterrena: infanzia, vita pubblica, passione e resurrezione.
Da quel momento in poi il Salterio diventò il "Rosario" o anche "Corona" e "Piccolo serto".
Fu sempre in ambito certosino che venne poi composta ed inserita nel Rosario, la seconda parte dell'Ave Maria....infatti la formula "Sancta Maria, ora pro nobis" e le altre che ben conosciamo, comparvero nei breviari certosini a partire dal 13° secolo.
Infine, verso la metà del secolo successivo, un monaco certosino di Colonia, introdusse la recita del Pater Noster prima delle dieci Ave Maria.
Ma quando si diffuse allora la tradizione che colloca la nascita del Santo Rosario al tempo di San Domenico?
Essa prese vita quando, intorno al 1470, il beato Alano de La Roche, domenicano, cercando di dare nuovo impulso propagatorio alla bella preghiera mariana (ma, occorre precisare, pienamente cristologica!),  affermò che sarebbe stata la stessa Vergine, apparsa a San Domenico (padre fondatore dell'ordine domenicano), ad ispirare tale forma di devozione, come strumento di conversione, proponendone un raggruppamento in 3 corone di 50 Ave Maria, che ripercorrevano i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi (fu poi Papa Giovanni Paolo II a reintrodurre la contemplazione dei misteri della vita pubblica di Gesù, compendiati nei "misteri della luce").

Al di la' pero' delle origini storiche, molto importanti sono le famose "15 promesse" legate alla devozione mariana del Rosario, che la stessa Vergine rivelò sia a San Domenico che al Beato Alano, riassumibili in una serie di grazie spirituali e non, quali la protezione materna della Vergine, il rifiorire delle virtù nella vità cristiana, l'assitenza materna di Maria nelle necessità della vità e specialmente la sua presenza al momento della propria morte, con l'assicurazione di ricevere i Santi Sacramenti prima di spirare.
E soprattutto, ecco cosa dice ancora oggi, a noi tutti, invitati a recitare quotidianamente il Santo Rosario, la Beata Vergine Maria, nelle ultime 3 promesse" delle 15 di cui ho scritto:

 13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i devoti del Rosario abbiano per fratelli nella vita e nell'ora della morte i Santi del Cielo.
 14. Coloro che reciteranno il mio Rosario fedelmente sono tutti figli miei amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù.
 15. La devozione del Santo Rosario è un grande segno di predestinazione.

Quali grandi promesse!
Ma attenzione a non interpretare malamente il concetto di predestinazione!
Semplicemente la Madonna ci vuole dire, con quest'ultima sua affermazione, che chi recita devotamente il Rosario è destinato ad essere nutrito dall'amore di una Mamma Celeste dolcissima, del suo Figlio Gesu' e di Dio Padre, non solo nell'altra vita, ma anche in questa!

Potremo riassumere quindi queste grandi promesse in poche parole soltanto?
Si: godere già su questa terra il profumo del Paradiso, sotto lo sguardo amorevole della Mamma celeste, del nostro fratello Gesu', in piena comunione con tutti i Santi del Cielo!
Allora, come disse anche il Beato Bartolo Longo, "Chi propaga il Rosario è salvo!".
Ovviamente, se per prima cosa, lo si propaga con l'esempio di preghiera!

Buona festa a tutti!

Maria

3 commenti:

  1. Una bella spiegazione di come si è evoluta la recita del Rosario! Non tutti ne conoscono le origini, ma il punto cruciale è insegnare a pregarlo con fede!

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  2. Carissima,
    penso che col Rosario valga la "regoletta" del "chi comincia è a metà dell'opera"!
    Già dedicare del tempo alla recita quotidiana di una parte di questa preghiera è molto e la Vergine, che di sicuro apprezza il piccolo "sforzo", non mancherà di insegnarci, poco a poco, il modo migliore per pregare bene!

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  3. Più che giusto!! Affidarsi a Maria è il gesto migliore che un'anima possa fare!

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