venerdì 3 dicembre 2010

FESTA DI SAN FRANCESCO SAVERIO


O Dio, grande e misericordioso, 
che hai affidato a San Francesco Saverio la missione di annunziare alle genti 
le inesauribili ricchezze del Cristo, 
per sua intercessione concedi anche a noi di crescere nella tua conoscenza 
e di camminare alla tua presenza nello spirito del vangelo, 
portando frutti di opere buone.

AMEN


(Roma- Chiesa del Gesù, cappella laterale in cui è conservato il braccio di San Francesco Saverio)

Oggi festeggiamo San Francesco Saverio, spagnolo, nato nel 1506, gesuita (uno dei primi compagni di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù), missionario in India e in Giappone.

Possiamo trarre spunto da una delle sue lettere, per una meditazione che ben si adatta alla novena all'Immacolata, che stiamo pregando.


Dalle "lettere dalle missioni" di San Francesco Saverio:

"Per servizio di Dio vi prego molto che nei lavori bassi e umili voi vi adoperiate con tutte le vostre forze per confondere il demonio più che nel vincere le tentazioni che vi porta contro il lavoro, che non nella fatica materiale che ponete nel fare ciò che vi è comandato.
Poiché vi sono molti i quali, posto che adempiano bene materialmente gli incarichi, non ne traggono profitto interiormente in quanto non si sforzano di vincere le tentazioni e i turbamenti che il nemico reca loro di fronte all'incarico che adempiono onde non trarre profitto da esso.
E questi tali vivono quasi sempre desolati e irrequieti, senza trarne profitto nello spirito.
Nessuno s'inganni pensando di segnalarsi nelle cose grandi se prima non si segnala nelle cose umili".

Pensiamo a Maria Santissima: Madre del Verbo, Immacolata Concezione, Assunta in Cielo.
Chiamata a cose grandissime, anche lei ha vissuto una vita fatta di attività umili, semplici, quotidiane.

Come madre e sposa, come donna di casa, è stata impegnata in servizi apparentemente senza grande importanza; come qualunque donna ha preparato da mangiare,  lavato le stoviglie, rammendato gli abiti di Giuseppe e di Gesù, aiutato il suo sposo a pulire la bottega di lavoro, sarà andata al mercato per la spesa....
Tutta la vita della Vergine Maria è stata "intessuta" di queste piccole cose, in un connubio armonico fra la vita "mistica" e quella concreta, materiale.
Il capolavoro dell'esistenza della Tutta Pura si è compiuto anche così: con il massimo impegno, la massima amorevolezza, la massima carità impiegata nello svolgimento di attività "basse ed umili", come dice San Francesco Saverio nella sua lettera.

Possiamo allora guardare a Maria Santissima come al modello che ci insegna a fare, anche di queste piccole cose, una bella palestra per la nostra anima.
Quando ci accingiamo a compiere lavori di scarsa importanza, che magari delegheremmo ad altri molto volentieri, o che ci appaiano poco in sintonia con il nostro "orgoglio", con l'amor proprio, pensiamo che proprio la Madre di Nostro Signore avrà sicuramente svolto lavori molto più umili dei nostri...e mai un lamento, mai un moto d'orgoglio, mai una parola brusca.

Cerchiamo di imitare, quindi, la sua dolcezza, la sua squisita carità, la sua umiltà nel non scansare alcuna fatica quotidiana e di poca importanza agli occhi del mondo.

Comprendiamo, guardando sempre a lei, che nell'agire con questi sentimenti, eviteremo anche un altro pericolo che potremmo incontrare nel compimento di piccoli servizi: quello di essere mossi solo dal desiderio di essere lodati dagli altri!
Proviamo, invece, ad agire esclusivamente spinti dalla carità e dall'amore di Dio, per renderci veramente servizievoli e poter realmente vivere la Parola: 
"Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare". (Lc 17, 10) 

Così facendo, potremo vincere le tentazioni, contrattaccandole direttamente, ossia, operando proprio con quella carità contro la quale, per natura, saremmo invece spinti ad andare!
E faremo tutto a maggior gloria di Dio, sia che si tratti di grandi azioni, sia di piccole!
Che Maria Santissima, la "serva del Signore", ci sia madre e maestra in questo nostro impegno!

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